23 maggio 2011

Dal web alle piazze: arriva l'Italian Revolution


In appoggio al movimento spagnolo Democracia Real Yà

Roma, 20-05-2011
Impensabile: per la prima volta una protesta in cui si chiedono diritti e democrazia, parte dal “Terzo Mondo” e si estende al primo. La bandiera della Primavera araba è passata a Madrid, dove migliaia di giovaniIndignados stanno chiedendo in Piazza Puerta del Sol "Democrazia reale adesso!". Vogliono una politica davvero partecipata, una lotta senza quartiere alla disoccupazione giovanile, che in Spagna è al 40%, una riforma del welfare, un’Unione Europea che si occupi di cittadini, non di finanza e banche.

Da Madrid il testimone della protesta sta arrivando in Italia. Come nel resto del mondo, il mezzo per incontrarsi e coordinarsi è Internet: il tam tam è partito e il dissenso ha già un nome: "Italia Revolution - Democrazia reale ora". Il movimento sta camminando sulle gambe dei social network più diffusi,  Twitter e Facebook.

L'onda spagnola contagia l'Italia"Chiediamo che anche in Italia nasca una concentrazione spontanea nelle piazze principali del nostro Paese, volte a reclamare un cambio politico e sociale in tempi brevi. Tramite i social network e il passaparola possiamo farcela. Diffondete queste notizie e create pagine in ogni città italiana, inviate Sms e scendiamo tutti in piazza, ORA", recita l'appello dei giovani indignados italiani.
Presidi di solidarietà alla rivolta dei giovani spagnoli, ma non solo: "I problemi dei giovani spagnoli - si legge nella pagina Facebook del movimento italiano, che conta già oltre 6000 membri - non sono tanto differenti da quelli che ci attanagliano ormai da troppo tempo. Questo è un movimento che nasce dal basso, quindi durante le prossime manifestazioni conosciamoci, incontriamoci, pianifichiamo una strategia comune e vediamo se anche noi siamo interessati a seguire l'esempio spagnolo, ricordandoci che si tratta di un movimento apartitico e soprattutto pacifico".

Ribellione senza bandiere e senza religioniDal comitato promotore della spanish revolution, "Democracia Real Yà", è arrivato l'invito a tutti i giovani d'Europa a unirsi alla protesta contro crisi e precariato, nella speranza che la forza di internet unisca i giovani così come è riuscita a fare nel mondo arabo. Hanno raccolto l'invito i precari italiani, la cui preoccupazione maggiore, a giudicare dai post su fb, è che le loro iniziative non vengano strumentalizzate da gruppi politicizzati perchè "questa deve rimanere la ribellione dei semplici cittadini; senza colore, senza bandiere e senza religione". I salentini Sud Sound System hanno già sposato la causa e su Twitter promettono che ai loro live esporranno la scritta «Italian revolution».

Gli appuntamentiGli incontri sono già stati stabiliti: un coordinamento avrà luogo oggi presso la stazione Termini di Roma. E per domani (intorno alle 20) appuntamento: a Bologna, in Piazza Nettuno; a Torino, in Piazza Castello; a Milano, in Piazza Duomo; a Firenze, in Piazza Santa Croce; a Roma, in Piazza di Spagna; a Padova, al Prato della Valle; a Pisa, in Piazza Garibaldi; a Palermo, al Teatro Massimo.

Ora anche altri paesi, come la Francia e la Germania, sembrano mostrare i primi segnali di mobilitazione. Il movimento si allargherà diventando un fenomeno europeo?
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